CURRICULUM

Pietro Li Causi è Ricercatore TT in Lingua e letteratura latina (L-FIL-LET/04) presso il Dipartimento di filologia e critica delle letterature antiche e moderne (DFCLAM) dell’Università di Siena.

Dottore di ricerca in Filologia e cultura greco-latina (Dipartimento AGLAIA – Palermo), è stato anche Ricercatore A in Lingua e letteratura latina presso presso il Dipartimento di Lettere e Culture Moderne dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e assegnista di ricerca e docente a contratto presso L’Università degli Studi di Palermo, dove ha insegnato Cultura latina e Lingua e letteratura latina.

Dopo aver conseguito, nel 2017, l’Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN) per la docenza di seconda fascia in Lingua e letteratura latina, nel 2021 ha ottenuto anche l’abilitazione per la docenza di prima fascia nello stesso settore disciplinare.

Dal 2014 fa parte, in quanto membro aggregato , del network “IRN Zoomathia (Transmission culturelle des savoirs zoologiques – Antiquité-Moyen Âge)”; dal 2016 è responsabile della sezione “Ricerca e sperimentazione didattica” della rivista ClassicoContemporaneo e da gennaio 2024 è Principal Investigator del progetto “Breaking the Silence: Exploring Human-Animal Interactions in the Classical World”, finanziato dall’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, e membro del Comitato etico-scientifico della International Society of Zooanthropology.

Vincitore nel 2000 di concorso ordinario per l’insegnamento di materie letterarie e latino nei licei (A051), dal 2009 è titolare di cattedra presso il Liceo Scientifico “S. Cannizzaro”  di Palermo.

Autore di numerosi contributi sulla storia della letteratura e sull’antropologia del mondo antico, Pietro Li Causi si è occupato di autori come Aristotele, Plutarco, Ovidio, Plinio il Vecchio, Seneca, dell’etno-zoologia e della paradossografia dei Greci e dei Romani e di antropologia del dono e della parentela nel mondo antico. Ha recentemente pubblicato In principio erano i mostri (inSchibboleth 2022) e Gli animali nel mondo antico (Il Mulino 2018) e ha curato, assieme a Roberto Pomelli, L’anima degli animali (Einaudi 2015). Per i tipi della Palumbo, ha pubblicato Sulle tracce del manticora (2003), Generare in comune (2008) e Il riconoscimento e il ricordo (2012 – pubblicato con i fondi di ricerca del Memoria Romana Project). Per i tipi delle Edizioni dell’Orso ha poi curato, assieme ad Elisa Romano, Marco Formisano e Rosanna Marino, una edizione con commento del De oratore di Cicerone (2015).

Pubblicazioni recenti

Progetti on line

Seneca, Epistula ad Lucilium 124
Memoria scientiae
La matematica di Alcuino da York. Scienza, matematica e cultura alla corte di Carlo Magno
Seneca, De beneficiis, libro I

Videolezioni speciali

Presentazione di In principio erano i mostri (inSchibboleth, 2022) – La presentazione ha avuto luogo nel contesto della Summer School “Le parole degli antichi”, organizzata dall’Editore inSchibboleth presso Castelsardo il 1. 7. 2023
(con Andrea Guasparri) UP. Dialoghi fra antico e moderno: clima e pandemie a cura della redazione di “Dionysus ex Machina” (Palumbo Editore) – Come parlare delle pandemie degli antichi evitando il rischio dell’attualizzazione forzata e della ‘indiscrezione’? E come utilizzare i testi dei Greci e dei Romani per cercare di affilare il nostro sguardo sui problemi del presente? Di questo si parla in questa lezione a due voci di Pietro Li Causi e Andrea Guasparri.
(con Craig Williams) Aristotele, Politica 1256 b 17-26intervento tenuto il 23. 4. 2021 per il secondo ciclo di “Titubanti testi”, ciclo di seminari organizzato da Marco Formisano per la Università di Gand (BE). In che senso gli animali possono dirsi ‘in ragione degli uomini?’. A partire da questa domanda si propone una nuova interpretazione di un noto passo aristotelico che per secoli è stato pensato come uno degli snodi principali dell’antropocentrismo occidentale.
Il mare dei romani in tre tappe, videolezione tenuta per il Decennio del Mare UNESCO (pubblicata il 28. 6. 2021) – Come veniva pensato il mare dagli antichi Romani? La lezione si articola attraverso tre tappe significative. Si parte dalla battaglia delle Egadi del 241 a. C. per poi arrivare a due testi centrali nella cultura augustea (l’Eneide di Virgilio) e nella cultura flavia (la Naturalis historia di Plinio il Vecchio).
Gli animali provavano gratitudine? Fra Seneca e Gellio, fra un uomo e un leone Lezione tenuta il 19. 2. 2021 per il ciclo di Seminari di Letteratura Latina “Temi, forme, metodi attraverso casi di studio” per i dottorandi di ricerca in “Studi Umanistici” dell’Università di Palermo – Prima di trasformarsi, nei secoli successivi, in ‘racconto popolare’, il motivo dell’uomo che guarisce il leone era stato uno degli argomenti chiave all’interno del dibattito filosofico di età imperiale sullo status degli animali Nel quadro delle versioni antiche esistenti, ad occupare una posizione di rilievo è senza dubbio il racconto di Androclo e del leone di Apione, che, tradotto in latino da Gellio, è già pronto a diventare ‘canonico’ proprio perché privo di molte delle implicazioni ‘animalistiche’ e filosofiche che saranno poi aggiunte dagli autori latini delle età successive.
(con Paolo Felice Sacchi), Plinio nat. 3.3-4, intervento tenuto il 12. 12. 2023 per l’ottava edizione di “Titubanti testi”, ciclo di seminari organizzato da Marco Formisano per la Università di Gand (BE). La sezione geografica di Plinio si apre con due movimenti titubanti. La prima titubanza, esplicita, si registra in relazione al problema della divisio orbis, ovvero della partizione del mondo in continenti (sono tre? Sono due?); la seconda titubanza, implicita, investe invece il problema del rapporto fra l’uomo e la natura e, in una chiave per certi versi ‘eco-centrica’, la nozione stessa di limite.